I Terremoti in pillole - Pagina 3
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Grafico da: I regni della Vita – Le montagne – Mondadori |
Lungo le linee di produzione di nuova crosta, si producono dei corrugamenti detti "rift" che sono i progenitori di nuovi oceani. |
In prossimità dello scontro tra zolle continentali invece, si producono catene montuose la cui altezza varia in funzione dell'età. Gli agenti atmosferici contrastano infatti l'innalzamento degli strati di roccia fino a ridurli completamente. Senza la loro azione le Alpi sarebbero alte più di 25.000 metri. | |
Diversamente senza l'azione costante di produzione dovuta alla produzione di nuova crosta terrestre, nel giro di 65 milioni di anni ogni rilievo finirebbe in mare ridotto in sabbia, modificando così definitivamente l'habitat del pianeta. | |
Il calore presente all'interno del pianeta, che raggiunge circa 6000° nel nucleo, evidenziato dall'attività vulcanica e dalle zone termali spiega l'esistenza di materiale roccioso fluido sul quale "navigano" i continenti. | |
Il calore interno del pianeta, sembra sia dovuto in parte al residuo raffreddamento del pianeta inizialmente costituito interamente da roccia fusa, in parte dal decadimento della radioattività naturale. Lungo le zone di "subduzione", dove la crosta si immerge al di sotto delle placche continentali, inoltre, avviene un forte riscaldamento causato dai tremendi attriti in gioco tra le rocce. | |
Lo studio delle tracce sismiche ha quindi consentito l'elaborazione di nuove teorie che hanno consentito la realizzazione di una mappatura dell'interno del pianeta e di ipotizzare i meccanismi che producono il magnetismo terrestre. |