I Terremoti in pillole - Pagina 4
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Le tracce sismiche infatti contengono informazioni circa la densità e lo spessore degli strati interni del pianeta, che lo compongono uno sull'altro come in una cipolla. Le informazioni sono desunte da alcune particolarità di percorso delle onde sismiche la cui variabilità dipende proprio dall'attraversamento di confini tra strati di densità diverse o dalla capacità o meno di attraversare strati fluidi. | |
Lungo le zone sismicamente attive, si formano delle fratture denominate "faglie" che possono essere normali, inverse o trasformi a seconda del tipo di movimento degli strati di roccia interessati dal fenomeno. | |
Gli eventi sismici sono caratterizzati da un "epicentro" da cui dipartono le scosse sismiche che si propagano lungo la superficie e da un "ipocentro", sorgente effettiva, in profondità, delle forze che causano i movimenti degli strati rocciosi e delle onde sismiche che ne derivano. | |
Le diverse caratteristiche dei tipi di onde che si propagano durante gli eventi sismici, permettono di ricostruire sia l'ipocentro che l'epicentro, confrontando i tempi di arrivo delle diverse onde alle varie stazioni che costituiscono una rete sismica. | |
Le onde sismiche si possono suddividere in due tipi principali: le onde "P", più veloci e le onde "S", leggermente più lente. La differenza di arrivo ad una stazione permette di conoscere la distanza dalla stazione dell'epicentro. Diversamente, i tempi di arrivo delle onde "P" alle varie stazioni, permettono di conoscere il punto ipocentrale. | |
Avendo a disposizione un numero minimo di tre stazioni opportunamente situate, è quindi possibile calcolare le principali caratteristiche dell'evento sismico, quali intensità in forma di Magnitudo, epicentro e ipocentro. |